Contro il revisionismo delle foibe
Il 10 febbraio è diventata la "Giornata del ricordo" in cui il popolo italiano, grazie a questo Governo di destra ma con il beneplacito del centrosinistra deve commemorare i suoi morti fascisti, caduti ad Istria e nella Dalmazia.
Ma la battaglia deve essere ancora vinta.
di Valerio Torre
Nel mese di ottobre del 2004, Antonio Bassolino e Rosa Russo Iervolino, nelle loro rispettive vesti istituzionali, dichiararono pubblicamente che la regione Campania e la città di Napoli avrebbero proceduto all'affidamento del servizio idrico ad una società totalmente privata.
Il successivo 23 novembre, l'Ato 2 Napoli‑Volturno, che rappresenta un comprensorio di 136 comuni, approvò una delibera che prevedeva la costituzione di una società mista per azioni cui affidare la gestione del bacino idrico: una spa con capitale privato al 40% e pubblico al 60%. La stessa delibera, però, sanciva la cessione - entro il 2006 - dell'intera quota pubblica agli investitori privati. Attraverso questo sistema, insomma, si accontentavano i desiderata di Bassolino e Iervolino.
manifesto appeso davanti alle fabbriche di Pesaro da Progetto Comunista
METALMECCANICI: SOLO LA LOTTA PAGA!
NON FERMIAMOCI ADESSO!
Confindustria vuole affrontare la crisi con: abbattimento dei salari, aumento della precarietà, libertà di licenziare, flessibilità dell'orario di lavoro, limitazione del diritto di sciopero.
Mentre in tutta Italia si intensificano le lotte dei lavoratori,
Per la nazionalizzazione senza indennizzo e sotto controllo operaio
di Alberto Faccini
Con l'11 settembre si ha una battuta d'arresto per le nuove tecnologie e, quindi, anche per le fibre ottiche, ma la Teleco riesce a reggere il colpo per il ritorno al cavo di rame. Ma, dato che per la Corning centrale è a produzione della fibra ottica, si decide a vendere l'impresa. L'acquirente è l'inglese Martin Meade, già proprietario di un'azienda di cavi a Frosinone.
Le responsabilità del centrosinistra, la battaglia di Progetto Comunista a Latina
di Maria Pia Gigli
A partire dagli anni è90 il trattato di Maastricht e l'unione monetaria europea imprimono anche nel nostro paese un'accelerazione ai processi di privatizzazione. Le aziende statali Eni, Iri, Enel, Ina vengono messe sul mercato e si avvia lo smantellamento dello stato sociale con la "svendita" ai privati di servizi come la sanità, l'istruzione, i trasporti.
Il bilancio di quattro anni di collaborazione di classe a Roma
di Roberto Angiuoni
Domenico Bonifaci, Luigi Abete, Pierluigi Toti, Tronchetti Provera, Luca Cordero di Montezemolo, Jaki Elkann, Cesare Geronzi, Alessandro Profumo, Corrado Passera, Andrea Mondello, Raffaele Ranucci (quest'ultimo finanche assessore alla Pisana), ecc: in cielo, potenti avversari di classe, custodi e sponsor di una politica predatoria contro la quale il Prc sarebbe nato 15 anni fa; in terra (o meglio, sul suolo capitolino), "compagni di banco" di Rifondazione Comunista nell'amministrazione cittadina guidata da Walter Veltroni.
Le lotte contro il ponte in Sicilia
di Carmelo Ingegnere*
L'appalto del secolo: così esordiscono i vari giornali nazionali e non alla notizia dell'appalto aggiudicato dalla Impregilo Spa, la più grande impresa di costruzioni italiana, tristemente famosa per i suoi affari e relativi misfatti per il mondo ed in particolare in America Latina1. Spuntandola su una cordata di imprese guidata dalla romana Astaldi il secondo gruppo di costruzioni in Italia dopo la già citata Impregilo e sulla austriaca Sabag, che aveva deciso però di tirarsi fuori dalla gara, l'impresa di costruzioni milanese si è aggiudicata un appalto che si aggira intorno ai 4,4 miliardi di euro2 e che, col tempo, l'inflazione ed il costo del progetto diventeranno all'incirca 6 miliardi di euro.