Contro il revisionismo delle foibe
Il 10 febbraio è diventata la "Giornata del ricordo" in cui il popolo italiano, grazie a questo Governo di destra ma con il beneplacito del centrosinistra deve commemorare i suoi morti fascisti, caduti ad Istria e nella Dalmazia.
Noi vogliamo ricordare cosa successe realmente in quelle terre:
Durante l'occupazione fascista gli slavi dovettero subire discriminazioni etniche, la proibizione dell'uso della propria lingua, la persecuzione degli insegnanti di lingua slava, l'italianizzazione dei cognomi, il sequestro dei beni e delle terre. Oltre 13 mila i morti: arsi vivi, seviziati, fucilati dentro e fuori i campi di concentramento italiani.
La vittoria della Resistenza pose fine a tutto questo, liberandoci finalmente dalla barbarie fascista!
Gli infoibati furono circa un migliaio tra fascisti, carabinieri, finanzieri, soldati, padroni di fabbriche, proprietari terrieri, commercianti, esattori delle tasse, collaborazionisti e spie.
Al fianco dei partigiani slavi si schierarono i partigiani italiani scrivendo un'altra pagina di guerra civile che oggi si tenta di cancellare, ma che noi rivendichiamo appieno come guerra di Liberazione per la costruzione di un altro mondo possibile.
Anche dopo 50 anni restiamo al fianco dei nostri partigiani che hanno combattuto per il comunismo e per la libertà!
ORA E SEMPRE RESISTENZA!
Progetto Comunista - Rifondare l'opposizione dei lavoratori - collettivo di Pesaro