MESSINA
LO SCANDALO DELL'ATO3
comunicato stampa
In merito alle assunzioni dell´ATO3 di Messina che hanno suscitato pesanti polemiche e soprattutto indignazione tra i disoccupati, i i precari, i lavoratori, e i cittadini messinesi, il PdAC si associa alla giusta arrabbiatura di quei settori sociali emarginati non "garantiti" da nessun politicante di centrosinistra e/o di centrodestra che continuano a gestire la "cosa" pubblica in maniera spartitoria e consociativa.
Il Partito di Alternativa Comunista muove una critica politica e non formalistica alle assunzioni fatte all´ATO3, lascia ai "moralisti" la critica astratta e personalistica,che in alcuni casi si è trasformata in attacchi personali (si vedano le penose vicende interne ai rappresentanti istituzionali del Prc). Queste brutte vicende,per i comunisti, dovrebbero essere occasione di riflessione e di proposizione politica. Altro che incontro di "chiarimento" col sindaco, assessore Crupi!! Il chiarimento deve avvenire con quei lavoratori e cittadini che avete illuso, come Rifondazione comunista, sulla possibilita di cambiare le cose dall´interno, con una politica di collaborazione di classe (che voi chiamate di pressione e "condizionamento" ), che è miseramente fallita, come testimoniano non solo le vicende dell´ATO3. Nessuna collaborazione di classe con la giunta e il "nuovo" sindaco Francantonio Genovese, che continua a tutelare gli interessi di classe dei capitalisti locali;sindaco di una citta´dove il traffico dei tir è particolarmente pericoloso e inquinante. Il PdAC rilancia a tutti i lavoratori, precari e disoccupati e alle loro organizzazioni sindacali e politiche la proposta dello sciopero generale cittadino, a cui dovrebbero partecipare attivamente il comitato-antitir, le associazioni ambientaliste e tutte le realtà di movimento. Oggi più che mai è necessario costruire un percorso politico , che unifichi ed allarghi le lotte sin qui espresse, a partire dai settori in crisi (lavoratori della Birra Messina, marittimi, ATM, vigili del fuoco, servizi sociali comunali, precari). La lotta è sempre l´unica risposta di classe politicamente incisiva al dilagare della corruzione e dello sfruttamento, per non essere ingannati dall´amicalismo consociativista, che privilegia sempre i pochi "figli"d'arte.