COI LAVORATORI DELLA HEINEKEN DI
MESSINA IN SCIOPERO
Il Capitale, tramite l'Heineken, sua articolazione
multinazionale a base olandese, rivela anche nella vicenda Birra Messina la sua
natura di classe, dispotica e immorale: decine di operai vengono buttati sul
lastrico; i progetti e le speranze di vita loro e delle loro famiglie vengono
bruscamente spezzati. Una storica attività produttiva per la città di Messina,
fondamentale anche sul piano simbolico, dopo essere stata colpita con la
cessazione della produzione, sta per essere completamente distrutta.
Qualcuno da qualche parte viene pagato per colpire vite di
individui, famiglie, comunità, di cui nulla conosce e di cui niente gli può
importare: deve avere come unica guida e divinità il profitto e il profitto è
divinità dal volto feroce che esige quotidianamente e continuamente sfruttamento
e distruzione di uomini e cose.
E' ingiusto, è inammissibile e non deve accadere.
Se, malgrado le lotte, le proteste e i tavoli istituzionali
(su cui i lavoratori non si devono fare grandi illusioni) la vertenza,
malauguratamente, non farà passi in avanti, i lavoratori della birra Messina
dovranno muoversi con le idee già chiare: innanzitutto contare sulle proprie
forze e su quelle di altri proletari in lotta (come ad esempio i marittimi con
cui hanno gia´ stretto rapporti di solidarietà). Di fronte alla distruttiva
volontà della Heineken, che non intende retrocedere dai suoi propositi, bisogna
semplicemente nazionalizzare questa impresa sotto il controllo dei lavoratori;
l'esperienza e l'elevato livello di conoscenze professionali dei proletari sarà
la migliore garanzia per lo sviluppo dell'unita´produttiva.
Il Partito di Alternativa Comunista sosterrà la lotta, che
per essere vincente dovrà fare un salto qualitativo. Un primo passo importante è
quello di creare un coordinamento delle realtà di lotta, a partire dai settori
in crisi nella nostra zona (marittimi, Atm, vigili del Fuoco, servizi sociali
comunali, precari, ecc.). Il coordinamento dei comitati di lotta, espressi dalle
singole realtà dei lavoratori, stabilirà metodi, piattaforma, modalità delle
trattative, che le varie organizzazioni sindacali dovranno sostenere.
Il Partito di Alternativa Comunista propone a tutti i
lavoratori e alle loro organizzazioni sindacali confederali e/o extraconfederali
la convocazione di uno sciopero generale cittadino, al fine di unificare e
allargare le lotte sin qui espresse. Lotte che, in itinere,
dovranno sempre di più allargarsi e inserirsi in una vertenza
generale unificante del mondo del lavoro (precari, disoccupati e occupati). Per
poi sfociare in uno sciopero generale contro il governo dei padroni e dei loro
speculatori finanziari (oggi Prodi, prima Berlusconi), che hanno scippato i
lavoratori del Tfr, si apprestano a smantellare il sistema pensionistico
pubblico, liberalizzando e privatizzando ulteriormente servizi pubblici
essenziali, imprese come Alitalia, Tirrenia e Fincantieri, il tutto mantenendo
le leggi precarizzanti e con un forte aumento delle spese militari, con buona
pace degli estimatori del governo "amico".
E' con questo spirito e con queste proposte che il Partito di
Alternativa Comunista, ex sinistra del Prc, partecipa a Messina, giovedì 25
gennaio, allo sciopero nazionale indetto dalle organizzazioni sindacali e dai
dipendenti di tutti gli stabilimenti Heineken.
Partito di Alternativa Comunista
Sezione di Messina