La crisi di sistema in salsa nissena. Scat-ta l'ora della protesta.
L'OTTICA DI ALTERNATIVA COMUNISTA
La crisi del sistema capitalistico si abbatte violentemente anche a livello locale, facendo sentire pesantemente i suoi effetti sulle masse popolari. Una crisi strutturale che spesso è usata strumentalmente da banchieri e speculatori per aumentare i profitti a danno dei lavoratori. Una situazione che si manifesta ovunque a ritmo crescente, come confermato anche dalla situazione della città di Caltanissetta. Le classi dirigenti, e nello specifico gli amministratori della nostra città, sulla scia delle politiche nazionali e internazionali, in questi ultimi anni hanno messo le mani sull'acqua, sulla gestione dei rifiuti (l'Ato ambiente ha un buco di 26 milioni di euro), sulle mense scolastiche, sull'assistenza ai disabili e su ogni servizio pubblico, creando l'illusione che le esternalizzazioni, cioè la privatizzazioni, avrebbero ottimizzato i suddetti servizi e garantito agli utenti una riqualificazione degli stessi in termini di efficienza e di fruibilità. Sorvolando, per il momento, sul lungo elenco delle privatizzazioni messe in atto dalla nostra amministrazione, vogliamo oggi porre l'attenzione sulla drammatica situazione della Scat, titolare del servizio di trasporto pubblico nella nostra città.
La protesta dei lavoratori della Scat
E' sotto gli occhi di tutti la forte
protesta dei 28 lavoratori della cooperativa in questione, con alla testa il
loro dirigente, che in questi giorni denunciano ad alta voce e senza timore la
situazione di dissesto finanziario nella quale la Scat si trova ormai da tempo.
Davanti alla mobilitazione di questi lavoratori, che da alcuni giorni hanno
attivato un presidio permanente davanti al Municipio, l'amministrazione
comunale non ha trovato niente di meglio da fare che temporeggiare e... elevare
delle contravvenzioni per gli autobus che i lavoratori hanno parcheggiato in
segno di protesta in piazza Garibaldi!
Oltre ad esprimere la dovuta solidarietà a tutti i lavoratori dipendenti
dell’ azienda, senza stipendio ormai da quasi dieci mesi, con le nefaste
conseguenze che ciò comporta per se stessi e per le loro famiglie, crediamo sia
il caso di soffermarci anche sul disagio sofferto da tutti gli utenti di questo
come di altri servizi che, a fronte di una crescente tassazione, vedono
peggiorare quotidianamente, fino ad azzerarsi, la fruibilità degli stessi.
Anziani, studenti, persone non automunite (e anche i turisti, numerosi
soprattutto in questo periodo dell'anno) si trovano in sostanza impossibilitati
a spostarsi sul territorio.
Nonostante i disagi per gli utenti, auspichiamo tuttavia che i
lavoratori continuino la protesta senza farsi imbrogliare da politicanti e
burocrati sindacali, e senza farsi ingannare dai consueti specchietti per le
allodole che le classi dirigenti sono solite utilizzare al fine di sedare le
legittime proteste con false promesse ed accordi mortificanti, parziali e non
risolutivi dei problemi.
Invitiamo pertanto i lavoratori a proseguire la mobilitazione ad oltranza, a sbugiardare i cialtroni che
dall'alto delle loro poltrone pretendono di risolvere i problemi della
sopravvivenza dei lavoratori attraverso interrogazioni parlamentari, come
quella posta in essere giorni fa dal M5stelle (i cui attivisti non a caso non
si vedono mai nelle lotte, preferendo stare comodamente a casa davanti al Pc,
oppure nei palazzi istituzionali, ai quali si stanno velocemente abituando).
Illusori appelli rivolti alle stesse persone che sono la causa del problema!
Invitiamo, inoltre, i cittadini a unirsi a tale mobilitazione, che ci
riguarda tutti indistintamente, e a portare la solidarietà a questa come a
tutte le altre lotte che si stanno sviluppando sul nostro territorio, anche
quando tali lotte riguardano problematiche meno appariscenti e che sono
eclissate dal silenzio della stampa di sistema. Infatti, solo l'estensione
della solidarietà e l'unione delle lotte può aprire la strada a un reale
cambiamento della società, il cui vero nemico si chiama capitale. Mentre la
disunione, la frammentazione, l'apatia e il menefreghismo fanno pienamente il
gioco dei potenti, la cui tattica consiste proprio nel dividere il fronte di
lotta e innescare guerre fra poveri.
Un reale passo avanti sarà possibile solo se smetteremo di delegare le
lotte e la risoluzione delle diverse gravissime istanze di natura sociale a
politicanti e sindacalisti funzionali al sistema economico vigente, un sistema
fondato sulla venerazione del dio denaro e sulla logica del profitto di pochi a
spese della collettività. Come ampiamente dimostrato dai fatti, in questo
sistema finalizzato alla salvaguardia del profitto di minoranze parassitarie, i
politicanti di ogni colore (lungi dall'essere l'apice della piramide, come
pensano “grillini” e qualunquisti di ogni epoca) hanno l'unica funzione di
esecutori materiali delle volontà del potere economico, nonché di estintori del
conflitto sociale attraverso promesse e illusioni. Pertanto, costoro non hanno
interesse a risolvere i problemi che le persone affrontano quotidianamente, ma
soltanto a mantenere i propri privilegi, sull'altare dei quali sono pronti a
passare sui nostri cadaveri.
Le proposte del PdAC
Il Partito di Alternativa Comunista è
presente sul territorio nisseno solo da pochi mesi. Periodo ancora breve, ma
per noi denso di attività, un periodo nel quale siamo stati a fianco dei
fratelli migranti, nella loro lotta per la dignità e il diritto di appartenenza
alla società, sfidando l'amministrazione comunale e il sindaco pdiellino
Campisi che non hanno trovato niente di meglio da fare che togliere loro
l'acqua corrente dal Palacannizzaro in piena estate, o provare a
sgomberare gli immigrati con gli agenti in tenuta antisommossa (tentativo
fallito grazie al nostro intervento) prima di vantarsi, pochi giorni fa, di
aver ridato "decoro " alla città ed "eliminato" un problema
trasferendoli altrove (cosa non farebbe qualcuno in odore di elezioni...).
Abbiamo girato le piazze di questa, ed altre, città, per confrontarci con i
cittadini sui problemi concreti della vita quotidiana, e su come vadano
affrontati politicamente, siamo scesi nelle piazze per manifestare contro il
Muos di Niscemi, contro le politiche antipopolari, razziste e antidemocratiche
dei governi nazionali e locali di tutti i colori politici.
Senza alcuna pretesa elettoralistica proveremo a presentarci alle
prossime elezioni comunali a Caltanissetta, con una lista assolutamente
indipendente (niente gemellaggi o inciuci) e con un programma di rottura
radicale col sistema. In tal modo,
proveremo a sfruttare gli spazi mediatici che
la partecipazione elettorale ci
fornirà, dato che solitamente siamo
volutamente oscurati dai mass media organici al sistema. Ci presenteremo alle
elezioni per porre all'attenzione della
cittadinanza le contraddizioni del sistema economico e sociale vigente e dei
suoi gestori politici e per avanzare l'unica proposta capace di spezzare lo
stato attuale delle cose.
Non siamo sognatori, non siamo idealisti, sappiamo perfettamente che
da noi ci si aspetta una proposta concreta. Ad oggi, spulciando tra liste e
candidature, notiamo solo i soliti inciuci e gli squallidi giochi di sistema
volti all'accaparramento delle poltrone. Non ci sono programmi, non ci sono
prospettive reali, ma solo facce che si candidano a gestire il sistema per il
prossimo quinquennio, all'interno delle stesse logiche che lo hanno condotto
all'attuale disastro, specularmente al panorama nazionale e internazionale. Non
abbiamo promesse né assi nella manica, non abbiamo “amici degli amici”, né
facoltosi finanziatori. Dalla nostra parte, e dalla vostra, abbiamo la forza
delle nostre idee, la trasparenza del nostro agire e del nostro pensiero e un
programma rivoluzionario e internazionale.
Per i lavoratori della Scat, così come per quelli del settore rifiuti
pubblici e delle mense scolastiche, per i senza tetto, per i precari, i
disoccupati, i migranti, e le tutte le minoranze, le nostre parole d'ordine
sono le seguenti: ripubblicizzazione di tutti i servizi essenziali, mantenendo
gli organici attualmente in servizio, attraverso la gestione comunale di ogni
settore della pubblica amministrazione locale. Trasparenza nelle gestioni, al
fine di consentire un controllo dal basso, ed abolizione di qualsiasi forma di
profitto. Immissione in ruolo a tempo indeterminato di tutti i lavoratori ormai
precari da decenni ed eventuale potenziamento dell'organico esistente,
operazione possibile soltanto attraverso l'eliminazione dei profitti privati e
il taglio a regalie, consulenze e cariche dirigenziali funzionali solo al
mantenimento di privilegi e clientele. Scala mobile delle ore di lavoro:
distribuzione equa e razionale del lavoro, a parità di salario, al fine di
garantire l'occupazione a tutti
Chiusura delle prigioni per migranti e avvio di politiche di reale
integrazione. Apertura di spazi sociali pubblici per i giovani, gli anziani, i
disabili, i bambini, per venire incontro alle crescenti drammatiche esigenze
delle donne lavoratrici. Apertura di mense comunali e immediata risoluzione del
problema dei senza tetto: aprire tutti
gli edifici di proprietà comunale ed ecclesiastica! Diritto alla casa per
tutti!
Cogliendo l'occasione di questa nostra riflessione, invitiamo i
lavoratori, i precari, i disoccupati, i senza tetto, i migranti, gli studenti a
contattarci per attivare un confronto di idee e rivendicazioni.
Per costruire insieme un
programma di alternativa di sistema.
Partito di Alternativa Comunista (sezione italiana della Lega Internazionale dei Lavoratori)
sezione di Caltanissetta